Riflessioni artistiche in legno. Una linfa vitale che mi permette di comunicare le mie emozioni
e i miei sentimenti attraverso la mia passione. Elevando il legno al di sopra della sua mera funzionalità.
25 anni di bottega non sono poi tanti se confrontati con la storia secolare del legno. Ma per me sono abbastanza per conoscere ogni venatura della materia, le particolari qualità di ogni fusto, e mettere la mia esperienza a disposizione di qualsiasi progetto: dal restauro del mobile e del legno, fino alla sua valorizzazione artistica.
Nella parola artigiano, è contenuto quel termine “arte” che ho l’ambizione di interpretare nel modo più semplice e puro. Per me è una linfa vitale che mi permette di comunicare le mie emozioni e i miei sentimenti attraverso la mia passione. Elevando il legno al di sopra della sua mera funzionalità.
Così come l’essere umano anche il legno ha un percorso di crescita. Il legno nasce, lo taglio, ma lui rinasce. Una vitalità che mi ha sempre affascinato. E poi il legno è vulnerabile, infinito ma vulnerabile. Si degenera, si decompone, cambia, si trasforma, assume forme particolari. Mi piace osservarlo, capire la sua storia anche attraverso le muffe, i batteri, i solchi: come le rughe di un uomo che porta con sé i segni del tempo.
I frammenti lignei sono forti messaggi, presenze che respirano su superfici dove il racconto dell’alfabeto pittorico, anche se sovente monocromatico, trasmette profonde letture attraverso il sapiente utilizzo della luce artificiale integrata nell’opera che non vuole essere solo e mera atmosfera o identificazione di un oggetto ma valore aggiunto, fenomeno, intimità, lettura dell’anima.F.P.
Arte povera, arte informale, arte astratta si contrappongono e si fondono nelle opere che non necessitano di collocazione in una specifica corrente perché ciò che Nicola trasmette va ben oltre una o più tendenze.F.P
